Prendete un canyon spettacolare scavato pazientemente negli anni da un fiume impetuoso, togliete l’acqua e quello che appare è un luogo inaccessibile e surreale, un habitat unico e isolato dal resto del mondo.
Questo è il Canyon Adventure, una delle ultime e gettonatissime attività di Canyon Park.
E’ stata una scoperta inaspettata pure per noi, un giorno ci siamo avventurati in questo canyon il cui corso è un affluente del fiume Lima (il fiume che ospita magnanimamente Canyon Park) risalendo con molte difficoltà gli scivoli naturali, budelli e cascate. E’ stato amore a prima vista.
Il letto del fiume, secco molti mesi all’anno per via di una diga che devia il corso del fiume e dei suoi affluenti, era però in stato di abbandono. Purtroppo era diventato una discarica, un luogo nel quale gettare di notte le testimonianze della nostra irresponsabilità: lavatrici, forni a microonde e batterie di camion. Presi dallo sconforto abbiamo deciso di ripulirlo e in diverse giornate, grazie alla squadra degli istruttori del parco e alle attrezzature che, per motivi professionali, fanno parte del nostro armamentario, abbiamo deciso di restituirlo al proprio stato naturale.
Un Land Rover, 12 persone, paranchi corde e reti. Ma soprattutto tanta fatica per portare fuori dal canyon ben due camion della locale azienda dei rifiuti che ha collaborato per la pulizia. Lo sconforto era palpabile i rifiuti, essenzialmente di vecchia data, testimoniavano anni di abbandono.
Il luogo è di una bellezza unica, come solo la natura inaccessibile può ricreare. Carcasse di caprioli e cinghiali giacevano nel canyon sospinti dai branchi di lupi, felci la cui grandezza non è riscontrabile altrove, branchi di caprioli che fanno capolino , tane di volpi e la presenza di falchi che di tanto in tanto sfrecciano tra e pareti. Alla fine della primavera fanno capolino piante dai colori e forme da togliere il fiato mentre uno spesso e soffice muschio tappezza gran parte delle pareti.
Dopo la pulizia sono state posizionate delle corde e passaggi in sicurezza temporanei e rimovibili per accedere al canyon e godere delle sue bellezze. Un antico ponte di età romanica attraversa il letto del fiume, vecchio testimone di antiche leggende e battaglie e in alcuni tratti il cielo azzurro scompare nascosto dalle pareti alte e scoscese.
L’escursione, della durata di due ore e mezzo è un mix di varie attività: off road di avvicinamento in Defender (il nostro gioiello di famiglia, la Canyon Mobile) trekking, passaggi in sicurezza tipo via ferrata e teleferiche , il tutto su corde rimosse a fine attività.
Con la nostra presenza sono cessate le attività di scarico, non ci resta che pulire l’alveo esclusivamente dai detriti delle occasionali piene: tronchi o carcasse di animali, la normalità insomma. Siamo consci che la Natura debba essere presidiata, con consapevolezza e senso di responsabilità. Lasciarla così com’è, se facilmente raggiungibile dall’uomo “qualunque”, magari su quattro ruote, difficilmente conduce a un lieto fine.
In piccola parte ci sentiamo responsabili di questo angolo di paradiso.